In questo breve articolo scoprirai la Castagna Valdostana, dove raccoglierla e dove celebrarla.

Nella stagione autunnale (da settembre a novembre), rinomata per il foliage dove i colori estivi lasciano spazio a sfumature di giallo, rosso, marrone e arancione, il castagno ci regala uno dei frutti più antichi e consumati in Valle d’Aosta, la Castagna.

Il castagno, albero elegante e maestoso, appartenente alla specie Castanea sativa, dalla chioma verdeggiante in estate e giallastra – marroncina in autunno, in Valle d’Aosta trova la maggior diffusione nella Valle del Lys e nella zona compresa tra Chatillon e Pont Saint Martin.

Caratteristiche

La castagna valdostana, nota un tempo come il pane dei poveri, si presenta tonda da un lato e piatta dall’altro con buccia resistente di color marrone e una polpa chiara, ricoperta da una pellicola rosso-bruna.

Esistono numerose varietà con svariate qualità:

  • La ohtèintche precoce e molto saporita;
  • La dounantche precoce e dalle piccole dimensioni;
  • La pioumbèze di grosse dimensioni e di tarda maturazione;
  • La yeuye molto saporita e di media grandezza;
  • La roussane tardiva, grandi dimensioni e dal colore rosso;
  • La groussère di grandi dimensioni adatta per essere arrostita e mangiata intera;
  • La mourette di colore molto scuro e di pregio;
  • La bounot da prére dalla caratteristica forma a tricorno.

In questo articolo non entreremo nel merito delle diverse varietà di castagne, ma troviamo interessante segnalare i diversi impieghi della castagna a seconda delle diverse caratteristiche:

  • quelle a polpa bianca e quelle spezzate venivano destinate alla preparazione di minestre;
  • quelle ricoperte ancora dalla pelle venivano consumate insieme agli affettati come lardo di Arnad, salumi e formaggi;
  • le migliori venivano vendute o conservate per l’inverno;
  • quelle di scarto venivano inviate al mulino per ottenere la farina di castagne.

Dove raccogliere la castagna

Come accennato poc’anzi, la maggior diffusione di castagneti in Valle d’Aosta trova spazio nella Valle del Lys e nella zona compresa tra Chatillon e Pont Saint Martin.

In particolar modo si segnalano i comuni di Perloz, poco distante dall’incantevole villaggio di Chemp – villaggio abbandonato trasformato in un museo all’aperto, ricco di statue in legno di Pino Bettoni e avvolto da una magica atmosfera surreale – per poi giungere a Lillianes dove è obbligo fare sosta per visitare il Museo della Castagna allestito negli edifici della cooperativa Il Riccio.

La cooperativa il Riccio si occupa delle varie fasi di raccolta, lavorazione, conservazione e commercializzazione della castagna e di alcuni prodotti quali le castagne sciroppate al miele o alla grappa, la farina e la crema di castagne.

Segnaliamo il percorso dei GRA – antichi essicatori dei villaggi utilizzati, nel passato, per essiccare la castagna affinché durasse tutto l’anno – che si sviluppa da Cretaz di Miotcha a Derbellé.

A Rodoz, a picco sulla gola di Monjovet, nei pressi del castello di Saint Germain, si può ammirare il villaggio fantasma immerso in un bosco di castagni secolari.

Per raggiungerlo si può percorrere un sentiero, adatto a tutti, dalla frazione di Bellecombe di Chatillon oppure, con un’escursione più impegnativa, dal borgo di Monjovet ,

Per i più avventurosi e allenati si segnala l’escursione al Colle de La Cou attraverso boschi secolari di castagni.

Sagra della castagna

In tutta la valle d’Aosta la castagna viene celebrata con numerosissime sagre.

La più antica e caratteristica rimane quella di Lillianes che si svolge a fine ottobre, nel comune omino, dove viene consegnata la “castagna d’oro” al miglior espositore di castagne tra intrattenimenti folcloristici e assaggi delle migliori castagne locale.

Curiosità

  • le caldarroste, come street food, venivano già consumate a Roma nel sedicesimo secolo;
  • un castagno necessita di 15 anni per incominciare a produrre i frutti che diventano gustosi dopo 50 anni.

Nei prossimi articoli, per i più Golosi, scopriremo l’utilizzo della castagna in cucina per la creazione di gustosissimi antipasti, saporite prime portate, accattivanti dolci e i giusti abbinamenti con i vini.

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