Quante volte desideriamo toccare il cielo con un dito programmando trekking sempre più in alto, sempre più verticali, verso quel mondo che è destinato ai soli alpinisti o agli escursionisti esperti?
Questa volta anche Tu, escursionista amatoriale, potrai raggiungere quell’universo incontaminato.
Ti attendono pace e silenzio, delicate brezze montane, fiori che si tramutano in muschi e licheni, raccolti laghetti alpini, verdeggianti pascoli e armoniosi alberi che lasciano spazio ad affascinanti pareti rocciose.
Il tragitto che ti illustriamo (classificato con Escursionistico Facile) ti porterà, in sicurezza, sulla cima della Becca di Nona (3144 m slm) ubicata in Valle d’Aosta nel comprensorio turistico di Pila.
L’itinerario, percorribile da giugno a settembre, da giovani e adulti con amici a quattro zampe al seguito, offre la magia di compiere un meraviglioso viaggio in quota.
I tuoi compagni di viaggio saranno il raccolto lago alpino di Chamolé, i verdeggianti pascoli della vallata di Comboé, il Monte Emilius, il Gran Combin, il Monte Rosa, la Grivola e la suggestiva sottostante città di Aosta.
Rododendri in fiore, succosi mirtilli e lamponi lungo il tragitto, la melodia del corso d’acqua che scorre lungo la vallata di Comboé e le campane delle mucche al pascolo, allietano la vista, il palato e l’udito.
Il tragitto
La partenza è ubicata a Pila in corrispondenza della seggiovia Chamolé, raggiungibile in macchina da Aosta in 25’ circa o in 18’ con la cabinovia Aosta-Pila.
Alcuni dati:
- Partenza seggiovia Chamolé 1814 m;
- Dislivello seggiovia 486 m;
- Lago Chamolé 2325 m;
- Becca di Nona 3144 m;
- Tempo di percorrenza sola andata 4 ore circa;
- Tempo di percorrenza della discesa a piedi sino a Pila 3 h 30’ circa.
La salita in seggiovia
L’itinerario prevede l’utilizzo della seggiovia Chamolé che, in 10’ circa, permette di raggiungere comodamente la quota di 2300 m.
Dalla seggiovia al Col Plan Fênetre
Lasciata la seggiovia, imboccando il pianeggiante sentiero 19C, ci dirigiamo verso il suggestivo lago alpino di Chamolé che raggiungiamo in 10 minuti.
Costeggiamo interamente il lago e proseguiamo sulla sinistra (sentiero 19), dopo aver attraversato un grazioso ponte in pietra, verso il Col Replan (2439 m).
Raggiunto il Col Replan, punto panoramico sul comprensorio di Pila e sulla vallata di Comboé, continuiamo, in cresta, a seguire il tracciato 20A sino a raggiungere la croce lignea del Col Plan Fênetre.
Dal Col Plan Fênetre all’alpeggio di Comboé
Dopo aver riposato alcuni minuti, iniziamo la discesa (sentiero 20) verso l’alpeggio di Comboé (2150 m) dove potremo riempire le borracce di acqua fresca e mangiare uno snack proteico, per poi proseguire in direzione di un raccolto laghetto.
La salita alla Becca di Nona
Poco dopo un caratteristico ponticello in legno che attraversa il Torrent di Comboé, troveremo la segnavia 16 che conduce alla vetta della Becca di Nona.
Il tracciato 16, da questo punto sino alla vetta della Becca di Nona, sarà sempre in continua salita.
Tratti più ripidi, come quello iniziale che si sviluppa per circa 20’ all’interno di un bosco di conifere, si alterneranno a tratti meno impegnativi, sino a raggiungere l’altopiano Plan Valé dove la vegetazione boschiva lascia spazio a muschi e licheni.
Dopo circa 30’ di camminata sull’altopiano, raggiungeremo un crocevia rappresentato dai caratteristici ometti in pietra dove, il tracciato sdrucciolevole di destra conduce al bivacco Federico (2897 m) e poi alla vetta, mentre il tracciato di sinistra permette una salita più dolce verso la cima della montagna.
Si consiglia di seguire il tracciato di sinistra meno impegnativo e più sicuro.
La salita a zig-zag diventa ora sempre più impegnativa, ma nel contempo, sempre più gratificante per il panorama che si può ammirare e per la vetta che, passo dopo passo, si avvicina sempre più.
Nuove forme di vegetazione, caratteristiche dei 2500 m, attireranno la tua attenzione; dai bianchi fiori dell’Androsace vandelli, all’azzurro brillante dell’ eritrichium nanum, al tenue giallognolo delle
Doronicum grandiflorum sino al color viola delle Silene exscapa.
Ma eccoci giunti in vetta a 3144 m al cospetto della statua di ghisa con l’effige della Madonna, il cui sguardo domina la Valle centrale con Aosta in primo piano.
La salita è stata faticosa, ma l’emozione per aver varcato il limite dei 3000 e la vista mozzafiato del Gran Combin, del Cervino, del Monte Rosa e del Monte Bianco è indescrivibile.
La maestosità del Monte Emilius, poco distante da noi, e la lontana Pila, ci rammentano la grande impresa compiuta.
OBIETTIVO 3000 RAGGIUNTO.
Ma ora è il momento di gustare il nostro pranzo al sacco, riposare qualche minuto ammirando ciò che ci circonda e poi iniziare la discesa.
La discesa
Consigliamo la discesa, lungo il medesimo sentiero utilizzato per salita, sino a giungere alla croce lignea del Col Plan Fênetre.
A questo punto possiamo scendere a Pila seguendo due itinerari:
- a piedi (segnavia 20A) attraversando il verdeggiante bosco di conifere verso l’eremo di San Grato, per poi proseguire in piano (segnavia 14I) verso la partenza della seggiovia Chamolé;
- a piedi-seggiovia ripercorrendo il tragitto dell’andata verso il lago Chamolé e verso l’arrivo della seggiovia omonima. Ti ricordiamo che la seggiovia effettua l’ultima corsa alle ore 17:00.
Per aiutarti a scoprire meglio il comprensorio di Pila, ti suggeriamo anche di leggere il nostro articolo a proposito di un’altra facile camminata Pila-Lago Chamolé-Rifugio Arbolle.
Ti suggeriamo di consultare le webcams del comprensorio di Pila per avere informazioni sempre aggiornate sulle situazioni meteorologiche.
Se vuoi scoprire altre suggestive attrazioni turistiche valdostane, le tradizioni locali, i gustosissimi prodotti enogastronomici, consulta i nostri articoli.
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